In questo articolo spiego come calcolare i flussi di cassa con uno schema di piano economico finanziario, dettagliando tutti i passaggi necessari.
Questo articolo, come sempre, garantisce un taglio concreto e pratico datomi dalla redazione di piani economico-finanziari per clienti e progetti di ogni tipologia
Aggiungo anche per vostra comodità uno schema di calcolo con tutti i valori necessari al calcolo dei flussi di cassa e con la rappresentazione dei flussi di cassa nel così detto metodo indiretto.

1. Calcolo del flusso di cassa operativo netto
Lo schema di piano economico finanziario parte dal reddito netto del conto economico (utile netto)
- si aggiungono i costi così detti “non monetari” cioè ai quali non corrispondono un uscita di cassa: ammortamenti ed accantonamenti. (infatti gli ammortamenti sono un costo del conto economico ma non implicano un uscita di denaro in quanto l’uscita di denaro è legata all’investimento che ha generato l’ammortamento)
- si sottraggono gli oneri finanziari in quanto non rappresentano un costo di tipo operativo ma finanziario
- si perviene al valore relativo al flusso di cassa operativo netto, cioè il flusso di cassa che rappresenta la sintesi delle entrate ed uscite di natura operativa.
Se vuoi dettagli relativi al conto economico leggi questo articolo
2. Schema di piano economico finanziario: calcolo del flusso di cassa operativo
Per arrivare al totale del flusso di cassa operativo è necessario rettificare con la variazione del capitale circolante netto (che faremo calcolando le variazioni tra uno lo stato patrimoniale di inizio periodo e quello di fine periodo) perchè il conto economico (ricavi e costi) senza le variazioni seguenti non “contiene” i flussi di cassa relativi a:
- un aumento di magazzino = un uscita di cassa
- un aumento di crediti = un uscita di cassa
- un aumento di debiti = un entrata di cassa
- una diminuzione di magazzino = un entrata di cassa (è uscito magazzino quindi è entrata cassa)
- una diminuzione dei crediti = un entrata di cassa (mi hanno pagato i clienti quindi è entrata cassa)
- una diminuzione dei debiti = un uscita di cassa (ho pagato i fornitori quindi è uscita cassa)
3. Aggiungo l’effetto degli investimenti (ed eventuali disinvestimenti)
Il flusso di cassa operativo si chiama così perchè riguarda la gestione operativa (vendita e acquisti). Ad essa dobbiamo aggiungere l’effetto degli eventuali investimenti e disinvestimenti per giungere al flusso di cassa della gestione ordinaria.
4. Aggiungo l’effetto della componente finanziaria
La componente finanziaria sarà data da oneri finanziari e pagamento di rati dei prestiti (rimborsi). Aggiungeremo questi 2 valori (qui per comodità non parliamo delle altre componenti di carattere finanziario ma lasciamo i 2 valori principali che di solito si trovano in un rendiconto finanziario)
Giungo così al flusso di cassa della gestione (cioè che comprende l’intera gestione aziendale). A questo punto il nostro schema di piano economico finanziario è completo in tutte le sue parti
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