Come fare un elevator pitch

In questo articolo introdurremo alcuni concetti sull’importanza della corretta presentazione della nostra startup e vedremo in dettaglio come fare un elevator pitch.

Quandi suppporto le imprese a presentarsi agli investitori, oltre che alla creazione di un pitch deck professionale, dedico molto tempo alla formazione-coaching per fare in modo che siano efficaci nel presentare il proprio progetto di business o startup

Una delle cose più importanti di cui ha bisogno una startup è senza dubbio un solido capitale. Esso infatti, è in grado di garantire la crescita e la sopravvivenza dell’azienda. Questi capitali possono provenire da diverse fonti: possono essere finanziamenti erogati da investitori oppure fondi generati da una base di clienti, la cosa certa è che ogni azienda ha bisogno di fare affidamento su risorse economiche esterne.

A questo punto, quindi, la domanda da porsi è come fare a convincere gli investitori e i clienti ad avere fiducia nella nostra attività e a dimostrare loro la fattibilità del nostro progetto.

Assumendo che l’idea imprenditoriale che abbiamo sia buona (a volte potrebbe non esserlo e non vi sarà presentazione o elevator pitch che tenga!!) sarà fondamentale individuare una forma corretta di presentare la nostra startup. Questo farà in modo da attrarre sia l’attenzione che i capitali di clienti, investitori, business angels e possibili soci con i quali ci andremo ad interfacciare.

L’importanza delle idee nel business

Prima di dedicarci a scoprire in dettaglio come fare un elevator pitch efficace, è opportuno riprendere quanto accennato in precedenza riguardo all’idea imprenditoriale e alla sua validità.

E’ importante rimarcare che alla base di ogni nuova attività vi è un’idea di prodotto o di servizio che, nella visione dell’imprenditore , genererà un interesse nel mercato per alcune caratteristiche/funzioni innovative che sarà in grado di esprimere. Tale idea, per trasformarsi in business, necessita di numerosi sforzi ed è importante quindi che essa sia attentamente valutata prima di intraprendere la strada che ne porterà alla realizzazione.

In quest’ottica è importante capire che produrre idee a cascata (di modifiche al progetto, di integrazioni o addirittura di altri progetti) puo’ distrarci dal porre la giusta attenzione sullo sviluppo della start-up. Questo potrebbe comportare una grande e dannosa dispersione di energie.

Oltre alle idee e a come sia importante focalizzarsi su di esse senza disperdere l’attenzione, è opportuno anche analizzare le ragioni che ci hanno spinto a scegliere di dedicarci a questa startup. Il campo di applicazione che sceglieremo per la nostra attività diverrà una parte enorme della nostra vita. Ad essa dovremo dedicare tempo e sforzi, probabilmente ci causerà anche una certa dose di stress ed in certi momenti ci sembrerà che tutto remi contro di noi. E’ opportuno quindi che le motivazioni che ci hanno spinto a percorrere quella strada siano valide e non si limitino semplicemente alla volontà di guadagnare molto o di non avere un capo o simili ragioni.

Come fare un elevator pitch

Una volta quindi individuata l’idea, una volta analizzata in tutti i suoi aspetti e una volta capito che è quella giusta, non ci resta che proporla al mercato.

Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno a creare un buon elevator pitch di presentazione della startup.

Innanzitutto va tenuto a mente che i destinatari di un elevator pitch sono sì gli investitori ma anche i possibili membri del nostro team, i nostri possibili consulenti ecc. Per queste persone sarà importante mettere in evidenza le ragioni che ci hanno spinto a lanciare la startup. Cercare di coinvolgerli il più possibile nella nostra visione li aiuterà, probabilmente, a convincersi a collaborare con noi.

Coinvolgere gli interlocutori

Un buon elevator pitch deve saper coinvolgere gli interlocutori, senza limitarsi ad arringarli nella speranza di convincerli della validità del progetto.

Cerchiamo di generare un clima di interazione nel quale l’audience sia stimolata a fare domande. Questo aiuta a rendere il pubblico partecipe e a far emergere potenzialità che altrimenti sarebbero passate sotto tono. Un buon punto di partenza è quello di parlare un po’ di sé. Familiarizzare con gli interlocutori offrendo loro spunti sulla nostra persona, il nostro carattere il nostro background è molto importante; saremo noi a condurre la nostra startup e gli investitori valuteranno la nostra persona al pari del progetto.

Non saltare a conclusioni

Se stiamo presentando la nostra startup con un elevator pitch, è molto importante capire innanzitutto chi abbiamo difronte. L’audience che abbiamo davanti è, molto probabilmente, fatta di persone molto preparate e spesso dotate di doti di intuizione e di intelligenza non comuni. Per tale ragione è opportuno rivolgersi loro con la giusta considerazione.

Cosa vuol dire? Vuol dire che sono perfettamente in grado di rendersi conto se la nostra idea è valida o meno. Vuol dire che non è necessario perdere tempo a rimarcare quanto geniale sia la nostra idea o quanto sia rivoluzionaria, lo capiranno da soli. Cercare di enfatizzare tali aspetti si rischia solo di infastidire il pubblico apparendo pretenziosi.

Lasciamo che a parlare siano i fatti. Mettiamo da parte le nostre opinioni. Raccontiamo la nostra idea tralasciando l’aggettivazione. Spieghiamo in che modo la nostra idea potrà entrare nel mercato, come potrà modificarlo, in che modo riuscirà a crescere. Portiamo esempi di traction e lasciamo che il pensiero che la nostra idea sia geniale fiorisca, sia partorito, direttamente dal pubblico.

Calibrare un elevator pitch su differenti audience

Ovviamente il cuore della nostra idea di startup non va in nessun modo modificato in base alle differenti audience. Esso è la base sulla quale si fonda il nostro business e attorno al quale tutto deve girare. Quello che può cambiare è il punto di vista, su cosa porre l’accento a seconda del tipo di audience a cui è rivolto il nostro elevator pitch.

Se per esempio dovremo rivolgerci a business angels, sarà opportuno soffermarsi di più sulle opportunità di guadagno. Se invece dovessimo rivolgerci a dei possibili venditori, dovremo concentrarci maggiormente sui vantaggi offerti e che potrebbero facilitarne la diffusione. E così viaper i differenti soggetti potenzialmente interessati.

La migliore soluzione è qualla di creare diversi elevator pitch per distinti scopi.

Creare un elevator pitch per la target audience

Come fare un elevator pitch: la scelta del tono corretto

Qualunque sia nostra idea, a prescindere dalla nostra esperienza come imprenditori e perfino se abbiamo “un’idea da un milione di euro” è di fondamentale importanza prepararsi per essere in grado di fare un buon elevator pitch. Questo non potrà prescindere dalla scelta del tono giusto da dare allo speech.

Un tono confidenziale che inviti al dibattito , ai feedback immediati e a generare curiosità sulla tua idea è l’ideale. Gli investitori devono sentirsi a loro agio con te e partecipare attivamente della tua presentazione. Parla con calma, fai delle pause quando esprimi qualche concetto importante, in questo modo lascerai spazio a riflessioni e domande.

Non metterti sulla difensiva, non è un momento di giudizio, è un momento di confronto quello che avrai con il tuo pubblico e non ci saranno votazioni. Ricorda: non stai presentando la tua tesi di laurea!!

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Link esterni utili

Definizione di Elevator Pitch (wikipedia)

Elevatori pitch (libro)

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